Biomasse nel mondo e in Italia
Un consumo sempre crescente

I fabbisogni energetici sempre maggiori, sia italiani che mondiali, hanno portato alla necessità di trovare delle fonti energetiche alternative alle tradizionali, ovvero a quelle fossili, che non sono infinite, tantomeno rinnovabili e sono altamente inquinanti.
In questi ultimi anni, per far fronte alle sempre maggiori richieste di energia, si è cercato di orientarsi verso sistemi alternativi di produzione: attualmente, in Italia e anche in molti Paesi in tutto il mondo, parte dell’energia elettrica e termica proviene da fonti alternative e rinnovabili, quali quella eolica, solare e da biomasse.

Le biomasse garantiscono alti rendimenti, quasi al pari delle fonti energetiche fossili, grazie soprattutto alla progettazione di impianti in grado di sfruttare quasi al 100% l’energia prodotta dalla combustione di biomasse, hanno un impatto ambientale decisamente minore alle risorse fossili e sono inoltre rinnovabili.

In Italia la richiesta di biomassa è in continuo aumento. Questa è costituita dei residui delle lavorazioni agricole e della silvicoltura e dalle attività artigianali e industriali connesse – ad esempio gli stabilimenti e le falegnamerie in cui si lavora il legno.
Dobbiamo dire che il nostro Paese da questo punto di vista ha un grande potenziale: le caratteristiche del territorio italiano ed il fatto che l’agricoltura, intesa nel senso più ampio del termine, ovvero comprensiva anche di silvicoltura e allevamento di erbivori – tutte fonti di biomasse – sia l’attività economica prevalente, garantirebbe un approvvigionamento di biomasse costante.
Ci stiamo pian piano avviando verso questa direzione, verso lo sfruttamento di ciò che altrimenti verrebbe definito scarto. Fa parte di questo lungo cammino verso l’indipendenza dai combustibili fossili anche l’attenzione alla gestione degli scarti della vita quotidiana, ovvero della comune immondizia che produciamo ogni giorno nelle nostre case: tutto quello che viene definito organico e che quindi va conferito in questa categoria di rifiuti, altro non è che potenziale biomassa!

L’impiego delle biomasse in Italia è finalizzato sia alla produzione di energia elettrica che di energia termica: nel primo caso si tratta di grossi impianti per la produzione e distribuzione di energia elettrica da combustione di biomasse appositamente progettatiti, nel secondo caso si tratta dell’uso domestico delle biomasse – produzione di calore per le abitazioni, edifici pubblici, ecc. – tramite l’impiego di caldaie, stufe, camini appositamente studiati per l’uso delle biomasse.

Nel mondo, ad oggi, le biomasse soddisfano il 15% circa del fabbisogno energetico totale. Ma non tutti i Paesi contribuiscono alla stessa maniera: nei Paesi in via di sviluppo le biomasse rappresentano una percentuale che oscilla fra il 40 ed il 90% delle fonti energetiche utilizzate; nei Paesi industrializzati, invece, dove la richiesta di energie è nettamente superiore, quella prodotta da biomasse si attesta purtroppo solamente intorno al 3% - tranne qualche virtuosa eccezione di Paesi Centro-Nordeuropei che sfiorano il 20%.

 
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