Stufa a legna o stufa a pellet
Guida alla scelta della tua fonte di calore

Anche se questa non è la stagione usuale in cui si accende la stufa è però quella giusta per cominciare a documentarsi e ad informarsi sulle varie tipologie presenti sul mercato, così da trovarsi pronti per l’acquisto della stufa nuova in autunno. La scelta può essere dettata da tanti fattori, sia tecnici che estetici. Su questi ultimi non ci possiamo esprimere, sono troppo soggettivi. Possiamo però garantirvi che, vista la vastità dell’offerta che si adegua alle esigenze più disparate, troverete sicuramente lo stile che più si avvicina a quello che avete in mente.
Qui noi vogliamo parlare dei due principali tipi di stufe scelte per il riscaldamento delle nostre abitazioni, la stufa a legna e quella a pellet, elencando quali sono le loro caratteristiche.
Scopriamo qual è quella che più si addice alle nostre esigenze.

La stufa a legna


E’ la stufa più tradizionale in assoluto, presente in quasi tutte le case italiane fino a non molti anni fa. Rappresenta la famiglia, il suo calore e il suo crepitio sono benefici per lo spirito.
Ma tecnicamente…

La prima caratteristica che viene in mente è che la stufa a legna è ecologica.
Le sue emissioni di CO2 sono minime e la fiamma del fuoco di legna è sana, non secca l’aria e mantiene il giusto tenore di umidità nell’ambiente.
Il combustibile è facilmente reperibile e a filiera corta: in genere ci si rivolge direttamente al produttore e comunque è un mercato con una filiera molto corta di distribuzione. Ancora meglio se si ha la possibilità di provvedere da noi stessi all’approvvigionamento di legna.
La combustione della legna non richiede in alcun modo l’uso di energia elettrica e quindi le stufe a legna sono anche silenziose, non essendo dotate di nessun motore o ventola.

Un punto senz’altro a favore della stufa a legna è la facilità di manutenzione. Queste stufe non richiedono chissà quali attenzioni oltre la consueta pulizia e molti dei piccoli inconvenienti che si possono verificare non necessitano neanche di chissà quale esperienza professionale per essere risolti.

Se cerchiamo gli svantaggi della stufa a legna, potremmo dire che sono fondamentalmente rappresentati dalla scarsa autonomia, ovvero: per funzionare deve essere caricata manualmente, non può essere programmata e, inoltre, la temperatura non può essere controllata o impostata, dipende solo da quanta legna facciamo bruciare.

La stufa a pellet


La scelta di questo genere di stufa è molto frequente in questi ultimi anni, poiché garantisce molti vantaggi, soprattutto pratici.
Se la stufa a legna potrebbe risultare difficilmente gestibile in un ambito cittadino, per esempio per il trasporto e lo stoccaggio della legna, la stufa a pellet, invece, permette una gestione più semplice.

Intanto cos’è il pellet? Sono dei piccoli cilindri formati da residui di lavorazione del legno, essiccati e compressi senza l’uso di sostanze chimiche (colle). Essendo quindi in partenza privato di tutta la parte di aria e di acqua presente nel legno, il suo potere calorifico è molto alto.

Il pellet è venduto in sacchi sigillati che lo proteggono dall’umidità e a parità di peso con la legna, il suo potere calorifico è maggiore. Quindi si ha una maggiore facilità di trasporto e di stoccaggio e a parità di ingombro, un maggior rendimento.
Inoltre il pellet è reperibile ormai dovunque, anche al supermercato e più o meno in ogni momento dell’anno. L’importante è scegliere sempre pellet di alta qualità per essere sicuri di avere una resa ottimale e con i minimi residui. Quest’ultima è una delle caratteristiche principali del pellet: le ceneri che produce sono pochissime e più alta è la qualità del pellet, minore sarà la quantità di ceneri prodotte.

Queste stufe sono gestite da schede elettroniche che ne permettono l’accensione, lo spegnimento e la regolazione anche a distanza. Sono ideali per chi non può essere costantemente presente ad occuparsi del riscaldamento di casa: la stufa può essere caricata di pellet e programmata per l’accensione, per lo spegnimento e per le temperature, rendendosi totalmente autonoma, senza richiedere ulteriori nostre attenzioni.

Questi grandi vantaggi tecnici però, richiedono forse quello che viene visto come lo svantaggio di queste stufe: è infatti necessaria una manutenzione periodica aggiuntiva a quella quotidiana (pulizia del braciere e del cassetto della cenere), che deve essere effettuata da personale specializzato. In questo caso viene eseguita una pulizia approfondita delle componenti interne che da soli non potremmo fare e un controllo delle componenti elettriche, elettroniche e meccaniche.
Tutti questi interventi di manutenzione, in genere annuali, garantiscono il buon funzionamento, la massima efficienza e la durata della vita della stufa.

E se ti stai chiedendo: "Caldaia a condensazione o a pellet?"

Leggi la guida alla scelta della caldaia

 
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